il parere della Corte di giustizia europea

La Corte di giustizia dell’Unione europea, con la sentenza n. C-41/17 chiarisce che la lavoratrice gestante, puerpera o in periodo di allattamento che effettua un lavoro a turni, svolto anche di notte, deve ritenersi svolgere un “lavoro notturno” e di conseguenza deve godere della tutela specifica contro i rischi ai quali tale lavoro può essere associato.

La Corte afferma infatti che le disposizioni specifiche della direttiva 92/85, pur non fornendo alcuna precisazione circa la portata esatta della nozione di “lavoro notturno”, non devono essere interpretate in maniera meno favorevole delle disposizioni generali di cui alla direttiva 2003/88, né in modo contrario alla finalità della direttiva 92/85, che è di “rafforzare la protezione di cui godono le lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento“.