il Garante privacy detta le regole per la propaganda elettorale

Mancano ancora pochi giorni alle elezioni europee previste per il prossimo 26 maggio ed il Garante per la protezione dei dati personali, in vista dell’appuntamento elettorale ed alla luce del nuovo quadro normativo introdotto dal Regolamento UE sulla privacy, ha approvato un provvedimento che illustra le regole per il corretto uso dei dati degli elettori da parte di partiti, movimenti politici, comitati promotori, sostenitori e singoli candidati.

Nel documento, in particolare, il Garante si concentra sull’uso di messaggi politici e propagandistici inviati agli utenti dei social network (come Facebook e Linkedin) o su altre piattaforme di messaggistica (come Skype, Whatsapp, Messenger), ribadendo che tale uso deve rispettare le norme in materia di protezione dei dati.

E’ infatti “fondamentale proteggere il processo elettorale ed evitare rischi di interferenze e turbative esterne” proprio a seguito dei recenti casi di profilazione massiva degli elettori, precisa il Garante.

Nel provvedimento le indicazioni riguardano, in particolare:

  • i dati utilizzabili senza consenso;
  • i dati utilizzabili solo previo consenso;
  • i dati non utilizzabili;
  • l’informativa ai cittadini sull’utilizzo dei propri dati personali;
  • le sanzioni in caso di violazione della disciplina sui dati.

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