i dati dell’Ufficio Studi della CGIA

Novembre si conferma il mese delle tasse: i contribuenti italiani dovranno infatti versare nelle casse dello Stato 55 miliardi di euro tra ritenute dei dipendenti, degli autonomi e dei collaboratori, acconti Iva/Ires/Irpef/Irap e addizionali comunali/regionali Irpef.

Il coordinatore dell’Ufficio studi, Paolo Zabeo, ha dichiarato: “Una parte importante delle imposte che dovranno essere pagate questo mese dalle imprese sono in realtà una partita di giro, come l’ Iva o le ritenute dei propri dipendenti; tuttavia, non saranno comunque pochi gli imprenditori, soprattutto quelli di piccola dimensione, che per onorare queste scadenze si troveranno in difficoltà. Il rallentamento dell’economia emerso in questi ultimi mesi ha allungato i tempi di pagamento anche nei rapporti commerciali tra imprese private, provocando non pochi squilibri finanziari a tantissime piccole aziende che da sempre sono a corto di liquidità e sottocapitalizzate”.

Un problema, quello del gettito in capo alle imprese, che deve essere affrontato in tempi rapidissimi.

La CGIA sottolinea inoltre la necessità, tra le altre, di semplificare il quadro normativo del nostro sistema fiscale. “Con un fisco più semplice e trasparente – dichiara il segretario Renato Mason – anche l’Amministrazione finanziaria potrebbe lavorare meglio ed essere più efficiente per contrastare l’evasione/elusione fiscale. La moltitudine di leggi, decreti, regolamenti e circolari esplicative presenti nel nostro ordinamento tributario, invece, complica la vita non solo agli addetti ai lavori, ma anche agli operatori del fisco che, comunque, continuano ad essere uno dei comparti più virtuosi di tutta la nostra Amministrazione pubblica”.

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