24 Gen Dichiarazione fraudolenta e fatture per operazioni inesistenti: sentenza Cassazione
L’indicazione di elementi passivi fittizi nella dichiarazione, avvalendosi di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti, anziché relative ad operazioni oggettivamente inesistenti, non incide sulla configurabilità del reato di dichiarazione fraudolenta previsto dall’art. 2 del d.lgs. 10 marzo 2000, n. 74, il quale, nel riferirsi all’uso di fatture o altri documenti concernenti operazioni inesistenti, non distingue tra quelle che sono tali dal punto di vista oggettivo o soggettivo.
Questo il principio affermato dalla Corte di Cassazione, Sez. 3 Penale, con la sentenza n.50362 del 29 ottobre 2019.