REDDITI PF e 730: le spese per la frequenza di università non statali

Nel 2017 non sarà emanato alcun decreto di adeguamento degli importi detraibili relativamente alle tasse universitarie sostenute per la frequenza in università non statali, restando confermato il contenuto del D.M. emanato nel 2016.<br>Queste le informazioni fornite nel paragrafo modelli di dichiarazione – modello 730 – del sito dell’agenzia delle entrate.
Le spese per la frequenza di corsi d’istruzione universitaria presso le università non statali sono detraibili dall’Irpef dovuta entro un limite stabilito annualmente per ciascuna facoltà universitaria in base all’area territoriale e a quella disciplinare.
Per l’anno d’imposta 2016, gli importi massimi detraibili sono gli stessi stabiliti per il 2015.
Gli importi possono essere detratti anche nel caso di iscrizione ai corsi di dottorato, di specializzazione e ai master universitari di primo e secondo livello.
A questi, inoltre, bisogna aggiungere la tassa regionale per il diritto allo studio.
Per ulteriori informazioni consultare il decreto ministeriale n. 993 del 23 dicembre 2016 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 55 del 7 marzo 2017.

Fonte: http://www.studiofranco.eu