oltre allo sforzo economico ci si mette pure la burocrazia

Si attesta al 48,3% la pressione fiscale “reale” che i contribuenti italiani devono sopportare: un valore di ben 6,1 punti in più rispetto a quella ufficiale.

Anche se in calo dal 2014, infatti, il peso effettivo delle tasse è ingiustificatamente elevato. E a questo si aggiunge anche il peso della burocrazia e dell’inefficienza infrastrutturale, che pone i cittadini italiani che pagano regolarmente le tasse sempre più in difficoltà nell’adempiere agli obblighi tributari.

Questo è parte del quadro che ci viene presentato da un’analisi sulla pressione fiscale condotta dall’Ufficio Studi della CGIA di Mestre.

Sul tema il segretario della CGIA, Renato Mason, ha dichiarato: “Oltre all’imponente sforzo economico che anche quest’anno i contribuenti sono chiamati a sostenere, gli italiani devono sopportare anche un costo aggiuntivo legato alle difficoltà nell’adempiere agli obblighi tributari. Secondo gli ultimi dati della Banca Mondiale, infatti, in Italia sono necessarie 238 ore all’anno per pagare le tasse, contro le 139 richieste in Francia e le 110 previste nel Regno Unito. Un gap che ci fa capire quanto la cattiva burocrazia presente nel nostro Paese abbia allungato ingiustificatamente i suoi tentacoli”.

Clicca qui per accedere al documento integrale dell’Ufficio Studi.