18 Dic importante sentenza del TAR delle Marche in tema di equo compenso
“Siamo di fronte ad una sentenza estremamente importante, che ci auguriamo possa essere da sprone per una rapida e piena approvazione dell’equo compenso per i professionisti italiani, colmando il vuoto apertosi anni fa con la dannosa eliminazione delle tariffe minime”.
Queste le parole del presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani, in commento ad una sentenza del TAR delle Marche che ha accolto il ricorso dei commercialisti di Ancona, Pesaro e Urbino contro la Provincia di Macerata, che prevedeva un compenso di soli 2.000 euro annui per l’attività di revisione in una società in house.
In particolare, nell’ottobre 2018 la Provincia di Macerata aveva pubblicato un annuncio per l’acquisizione di candidature per la nomina dell’organismo di controllo (Sindaco unico) di una società in house, per un compenso annuo pari a 2000 euro oltre IVA e CPA.
Nel ricorso dei due Ordini territoriali dei commercialisti accolto dal Tar marchigiano si sosteneva che, tale compenso, violasse il minimo tariffario che, se determinato tenendo conto sia della parte riferibile all’incarico di revisore dei conti che a di quella riferibile all’incarico di sindaco di società, avrebbe dovuto ammontare ad oltre 7mila euro.
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